In italia, il sistema tributario è improntato alla tutela dei diritti e delle garanzie del contribuente. questi diritti sono sanciti dalla costituzione, dallo statuto dei diritti del contribuente e da altre leggi. tra i principali diritti, si annoverano il diritto di essere informati sulle norme tributarie, il diritto alla riservatezza dei propri dati, il diritto di difesa e di ricorso contro gli atti dell'amministrazione finanziaria, il diritto alla chiarezza e alla motivazione degli atti, il diritto alla tutela della buona fede e dell'affidamento, il diritto alla non discriminazione e il diritto alla semplificazione degli adempimenti.

Il contribuente soggetto a verifica, se ritiene che gli organi di verifica non procedano secondo la normativa vigente, ha la possibilità, ai sensi dell’articolo 13 della legge n. 212/2000 (cosiddetto “statuto del contribuente, di rivolgersi al garante. in dettaglio le garanzie ed i diritti del contribuente sono normati dall’articolo 12 della legge n. 212/2000 (cosiddetto “statuto del contribuente”) che prevede in particolare: - gli accessi e le ispezioni devono essere effettuati durante l'orario di esercizio dell'attività; - il contribuente deve essere informato delle ragioni che hanno giustificato la verifica, dell'oggetto della verifica; inoltre il soggetto verificato ha la possibilità di farsi assistere da un difensore; - l'esame dei documenti amministrativi e contabili può avvenire su richieste del contribuente presso il professionista di fiducia a seguito di richiesta del contribuente; - nel verbale di verifica devono obbligatoriamente essere riportate le osservazioni formulate dal contribuente; - infine la verifica non può superare determinati limiti temporali. si precisa infine che, ai sensi dell’articolo 7 del dl 70/2011, le verifiche della guardia di finanza devono essere effettuate in borghese. infine si mette in evidenza che il contribuente può eccepire la nullità della verifica quando "i verbalizzanti abbiano eseguito un accesso nei locali della impresa in assenza di una motivazione probante (si veda cass. 19.12.2013 n. 28390).  

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