
Il contenzioso tributario è un procedimento amministrativo a cui può ricorrere un contribuente che ritiene che un atto che è stato emesso nei suoi confronti non sia fondato o legittimo
Si mette in evidenza che il contenzioso tributario è un procedimento amministrativo a cui può ricorrere un contribuente che ritiene che un atto che è stato emesso nei suoi confronti non sia fondato o legittimo. l’atto può riguardare, tra gli altri: -un avviso di accertamento; - una cartella di pagamento - un avviso di liquidazione il contribuente, a livello di procedurale, deve proporre ricorso alla corte di giustizia tributaria di primo grado competente per territorio. il ricorso deve essere notificato alla corte di giustizia tributaria di primo grado nei sessanta giorni successivi a quello in cui l'atto impugnato è stato notificato al contribuente; tenuto, peraltro conto, che il periodo feriale che va dal 1° al 31 agosto comporta una sospensione dei termini. il contribuente è tenuto, poi, a costituirsi in giudizio nei trenta giorni successivi alla data di notifica del ricorso: ciò deve avvenire in modo telematico. il contenzioso tributario ha un costo rappresentato dal contributo unificato. tale contributo può avere un'entità diversa in base al valore della controversia; inoltre nel ricorso va indicato il valore della controversia, ossia alle maggiori imposte accertate, senza tener conto delle sanzioni e degli interessi. la discussione del ricorso avviene, di solito, in assenza delle parti in camera di consiglio; è comunque possibile che esso venga discusso in udienza pubblica, ma affinché ciò accada è necessario che la parte interessata a tale eventualità avanzi una richiesta presso la commissione, depositando l'istanza relativa in segreteria. l'istanza deve essere notificata alle parti costituite entro i dieci giorni che precedono la trattazione della controversia. non solo: è ammesso che l'istanza di pubblica udienza sia presentata insieme con il ricorso o contestualmente ad altri atti. appello – corte di giustizia tributaria di secondo grado qualora la parte soccombente voglia ricorrere contro la sentenza della corte di giustizia tributaria di primo grado, è necessario fare appello alla corte di giustizia tributaria di secondo grado competente entro i sessanta giorni successivi alla data in cui è stata effettuata la notifica. in assenza di notifica il termine è di sei mesi a partire dalla data in cui la sentenza è stata pubblicata, tenendo conto della sospensione prevista per il mese di agosto. ricorso in cassazione il ricorso per cassazione può essere effettuato nel caso in cui si abbia intenzione di impugnare le sentenze che sono state pronunciate in grado d'appello. perché ciò sia possibile, però, è necessario il verificarsi di una delle seguenti condizioni: - norme di diritto sono state violate o applicate in maniera non corretta - norme sulla competenza sono state violate, se il regolamento di competenza non è prescritto - la sentenza o il procedimento sono da considerare nulli. inoltre, il ricorso in cassazione è possibile per ragioni attinenti alla giurisdizione.

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